Ciao a tutti, oggi sono qui per farvi conoscere la mia ultima lettura, sto parlando di Sherlock Holmes: Uno studio in rosso di Arthur Conan Doyle. Questo libro l'ho comprato più di 3 anni fa e non l'avevo mai letto, anche se in seconda superiore la mia prof di italiano, ci aveva fatto leggere il seguito, cioè Sherlock Holmes: Il segno dei quattro. Non avevo mai trovato la voglia di leggere il primo. Questo è stato il primo libro, che ho letto, della mia tbr, che avevo scritto qualche post fa, vi lascio qui in link tbr.
TITOLO: Sherlock Holmes - Uno studio in rosso
AUTORE: Arthur Conan Doyle
CASA EDITRICE: Newton Compton Editori
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2013
COSTO: 0,99
PAGINE: 128
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TRAMA: Uno studio in rosso è il romanzo in cui esordisce Sherlock Holmes, l'investigatore più amato e imitato di tutti i tempi. Attraverso il racconto del dottor Watson, suo inseparabile socio e amico, vede la luce l'infallibile detective, con la sua intelligenza fulminea e gli straordinari metodi di indagine. Un uomo capace di scovare una verità dove gli altri vedono una bugia, una soluzione lampante in un mistero che per tutti è tremendamente ingarbugliato. La scienza della deduzione e il rigore di una razionalità inflessibile hanno fatto della creatura di Doyle il paradigma dell'investigatore letterario, un mito che sembra destinato a non tramontare mai.
RECENSIONE
Chi non conosce Sherlock Holmes? Sicuramente chiunque nella vita l'ha sentito nominare, sia per quanto riguarda i libri sia per i film/serie tv con Sherlock Holmes interpreto da Robert Downey Jr nei film e nella serie tv da Benedict Cumberbatch. Questo libro mi è piaciuto abbastanza, anche se nella parte centrale la scrittura mi è sembrata lenta.
“In origine il cervello umano è come un attico vuoto che uno deve riempire con i mobili che preferisce. Uno sciocco assimila ogni sorta di ciarpame gli viene a tiro, così che le nozioni che potrebbero essergli utili vengono spinte fuori o, nella migliore delle ipotesi, accatastate alla rinfusa insieme con un'infinità di altre cose, di modo che ha difficoltà a ritrovarle. Un operaio abile, invece, sta molto attento a ciò che immagazzina nel suo attico-cervello.”
Comunque mi è piaciuto scoprire com'è iniziato il percorso di Holmes e del Dottor Watson. L'autore ha fatto un ottimo lavoro, riuscendo a caratterizzare bene i personaggi. La storia raccontata è stata coinvolgente in quanto, non leggendo libri gialli, mi è piaciuta abbastanza, anche se non è il mio stile di scrittura preferito.
“Spesso, il delitto più banale è il più incomprensibile proprio perché non presenta aspetti insoliti o particolari, da cui si possano trarre delle deduzioni.”
Questo libro l'ho consiglio a chi si vuole avvicinare alla lettura di libri gialli e a conoscere i due personaggi principali. Le prime pagine le ho lette molto velocemente e anche la fine. Comunque vi consiglio anche la visione cinematografica, purtroppo la serie tv non l'ho ancora vista, ma penso di recuperarla al più presto.
VOTO:
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