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RECENSIONE: IO SONO DI LEGNO di Giulia Carcasi

Buongiorno a tutti! Oggi sono qui con una nuova recensione. Il libro di cui vi parlerò è Io sono di legno di Giulia Carcasi. 
Titolo: Io sono di legno
Autore: Giulia Carcasi
Casa Editrice: Feltrinelli
Anno di pubblicazione: 2007
Costo: 7,00
Pagine: 140
Link Amazon:  http://amzn.to/2ru9p9D
Trama
Una madre e una figlia. La figlia tiene un diario e la madre lo legge. Alla storia di anaffettività, di sentimenti negati o traditi della giovane Mia, Giulia risponde con la propria storia segnata da quell'"essere di legno" che sembra la malattia, il tormento di entrambe. È come se madre e figlia si scrutassero da lontano, o si spiassero, immobilizzate da una troppo severa autocoscienza. Bisogna tornare indietro. E Giulia lo fa. Torna a riflettere sulla giovinezza ferita dall'egoismo e dalla prepotenza di una sorella falsamente perbenista, sul culto delle apparenze della madre e sul conforto che le viene da una giovane monaca peruviana, Sofia. Torna a rivivere i primi passi da medico, fra corsie e sale operatorie, il matrimonio con un primario, la lunga attesa di una maternità sofferta e desiderata. Più la storia di Giulia si snoda nel buio del passato, più affiorano misteri che chiedono di essere sciolti. E il legno si ammorbidisce. Ma per madre e figlia l'incontro può solo avvenire a costo di pagare il prezzo di una verità difficile, fuori da ogni finzione.

 • • • • • • • RECENSIONE • • • • • • •
Questo è l'ultimo della Carcasi che mi mancava di leggere. Devo ammettere che è stata una lettura abbastanza interessante. Il libro è molto scorrevole e si legge in pochissimo tempo.
è un libro molto interessante, il linguaggio usato è semplice, accessibile a tutti. 

"Lo so che si dice l'ho amato con tutto il cuore, ma io l'ho amato anche con i reni e la milza e lo stomaco, l'ho amato come solo una folle ama."

Questo libro è scritto sotto forma di diario da una parte la madre, Giulia, dall'altra la figlia, Mia.
Sono due personaggi molto simili tra loro. Hanno il problema di non parlarsi, e infatti Mia tiene un diario, in cui scrive tutto ciò che gli capita. La madre lo inizia a leggere e nel frattempo scrive alla figlia.

"Ci sono poesie che andrebbero messe in tasca, per tirarle fuori quando servono. Ci sono poesie che andrebbero caricate come pistole, per premere il grilletto e ammazzare il dolore che, se rimane inspiegato, cresce."

Giulia Carcasi attraverso le sue parole riesce a far emozionare.
Mi ha colpito questo libro perché è una storia in cui ci si può riconoscere facilmente. 
L'ho consiglio a chiunque di leggerlo.



VOTO:

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