Buongiorno a tutti e bentornati sul mio blog. Come state? Come state passando questi ultimi giorni di giugno? Chi come me sta studiando per la sessione estiva? Oggi vi porto sul blog una nuova recensione, si tratta del libro "Iron Flowers" di Tracy Banghart.
TITOLO: Iron Flowers
AUTORE: Tracy Banghart
CASA EDITRICE: DeaPlaneta
PREZZO: 15,90
ANNO: 2018
ANNO: 2018
PAGINE: 380
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TRAMA: Non tutte le prigioni hanno le sbarre. In un mondo governato dagli uomini, in cui le donne non hanno alcun diritto, due sorelle non potrebbero essere più diverse l'una dall'altra. Nomi è testarda e indisciplinata. Serina è gentile e romantica, e sin da piccola è stata istruita per essere un esempio di femminilità, eleganza e sottomissione. Sono queste le doti richieste per diventare una Grazia, una delle mogli dell'erede al trono. Ma il giorno in cui le ragazze si recano nella capitale del Regno, pronte a conoscere il loro futuro, accade qualcosa di inaspettato che cambierà per sempre le loro vite. Perché, contro ogni previsione, è proprio l'indomabile Nomi a essere scelta come compagna del principe, e non Serina. E mentre per Nomi inizia una vita a palazzo, tra sfarzo e pericolosi intrighi di corte, sua sorella, accusata di tradimento per aver mostrato di saper leggere, viene confinata sull'isola di Monte Rovina, un carcere di donne ribelli in cui, per sopravvivere, bisogna combattere e uccidere. È così che entrambe si trovano prigioniere, l'una di una gabbia dorata e l'altra di una trappola infernale. Per le due sorelle la fuga è impossibile: un solo errore potrebbe significare la morte. E allora, quando non c'è soluzione, l'unica soluzione è cambiare le regole.
Prima di tutto ringrazio la casa editrice Dea Planeta Libri per avermi inviato una copia del libro. Per prima cosa c'è da dire che la copertina è magnifica e come seconda cosa, la storia è molto interessante e particolare.
La storia narra le vicende di due sorelle, Serina e Nomi Tessaro, provenienti da Lanos. Serina è tutta la vita che si prepara per diventare una Grazia, ovvero colei che deve essere fedele e compiacere il Supremo, ossia il sovrano di Viridia. Per la prima volta le Grazie non vengono scelte dal Supremo, ma dall'Erede, Malachi, colui che diventerà un giorno Supremo. Serina si presenta a corte come Grazia e come sua ancella sceglie la sorella, Nomi. L'Erede sceglie le tre Grazie: Maris, Cassia e, infine, Nomi.
"Nessuno dovrebbe sentirsi annientato o impotente.
Né tu, né io. Nessuno."
Nomi una ragazza che odia il mondo delle Grazie, diventa una di loro, e Serina diventa l'ancella di Nomi. Ma Nomi ha un segreto, lei sa leggere e scrivere. A Virida è severamente vietato che le donne sappiano leggere e scrivere. Ma l'attrazione per i libri spinge Nomi a rubarne uno dalla biblioteca del Supremo. Serina la scopre e nel mentre tiene tra le mani il libro, entra in camera, la prima Grazia del Supremo, insieme ad alcune guardie di quest'ultimo. Serina viene condotta difronte al Supremo con l'accusa di saper leggere e quest'ultimo la manda sull'Isola Rossa, denominata Monte Rovina. Esso è il luogo in cui vengono condotte le donne dopo aver commesso un crimine.
Serina dovrà trovare il modo di sopravvivere, così come Nomi. Entrambe vivono una situazione di sopravvivenza: Serina per sopravvivere deve combattere contro altre donne e Nomi deve cercare di entrare tra le grazie dell'Erede. Nomi escogita un piano per cercare di salvare se stessa e la sorella. Viene aiutata da Asa, il fratello minore di Malachi, ma Asa non è una persona di cui ci si può fidare. Ma anche Serina cerca un modo di fuggire da Monte Rovina per salvare la sorella, ad aiutarla ci sarà la guardia Valentino, soprannominato Val.
La storia, come ho accennato sopra, è particolare perché ricorda molto il passato, in cui le donne erano sottomesse agli uomini. All'inizio non mi aveva conquistato, ma andando avanti nella lettura sono rimasta incantata dal mondo descritto da Tracy Banghart, poiché all'interno di Iron Flowers troviamo balli, maschere, sangue, amore, amicizia...
Lo stile di scrittura l'ho trovato scorrevole. Sicuramente sono curiosa di leggere il volume successivo, perché il finale di questo libro mi ha spiazzato, in quanto l'autrice ci lascia con un finale aperto.
Se amate i fantasy e le storie di donne forti ve lo consiglio. Infatti Iron Flowers non si presenta solo come un fantasy ma anche come un inno alle donne.
"Noi non siamo fiori. Siamo fatte di cemento e filo spinato.
Noi siamo fatte di ferro."
La storia, come ho accennato sopra, è particolare perché ricorda molto il passato, in cui le donne erano sottomesse agli uomini. All'inizio non mi aveva conquistato, ma andando avanti nella lettura sono rimasta incantata dal mondo descritto da Tracy Banghart, poiché all'interno di Iron Flowers troviamo balli, maschere, sangue, amore, amicizia...
Lo stile di scrittura l'ho trovato scorrevole. Sicuramente sono curiosa di leggere il volume successivo, perché il finale di questo libro mi ha spiazzato, in quanto l'autrice ci lascia con un finale aperto.
Se amate i fantasy e le storie di donne forti ve lo consiglio. Infatti Iron Flowers non si presenta solo come un fantasy ma anche come un inno alle donne.
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