Buongiorno a tutti. Oggi sono qui con una nuova recensione, si tratta del libro "Il giardino delle farfalle" di Dot Hutchinson, edito da Newton Compton Editori.
TITOLO: Il giardino delle farfalle
AUTORE: Dot Hutchinson
CASA EDITRICE: Newton Compton Editori
ANNO: 2017
PREZZO: 5,90
PAGINE: 334
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TRAMA: Vicino a una villa isolata c'è un bellissimo giardino dove è possibile trovare fiori lussureggianti, alberi che regalano un'ombra gentile e una collezione di preziose "farfalle": giovani donne rapite e tatuate in modo da farle assomigliare a dei veri lepidotteri. A guardia di questo posto da brividi c'è il Giardiniere, un uomo contorto, ossessionato dalla, cattura e dalla conservazione dei suoi esemplari unici. Quando il giardino viene scoperto dalla polizia, una delle sopravvissute viene portata via per essere interrogata. Gli agenti dell'FBI Victor Hanoverian e Brandon Eddison hanno il compito di mettere insieme i pezzi di uno dei più complicati rompicapo della loro carriera. La ragazza, che si fa chiamare Maya, è ancora sotto shock e la sua testimonianza è ricca di episodi sconvolgenti al limite del credibile. Torture, ogni forma di crudeltà e privazione sembravano essere all'ordine del giorno in quella serra degli orrori, ma nella deposizione della giovane donna, che ha delle ali di farfalla tatuate sulla schiena, non mancano buchi e reticenze... Più Maya va avanti con il suo terrificante racconto, più Victor e Brandon si chiedono chi o cosa la ragazza stia cercando di nascondere.
Quando ho letto per la prima volta la trama di questo libro, mi ha colpito molto. La storia narra di un luogo denominato il Giardino, in cui un uomo, chiamato il Giardiniere, tiene e colleziona delle farfalle. Ma queste farfalle sono particolari perché si tratta di giovani ragazze, che il Giardiniere rapisce e tatua sulle loro schiene delle ali di farfalla. Un giorno succede che la polizia scopre il luogo e intervenendo salvano alcune delle ragazze che erano rinchiuse all'interno di questa serra.
Tra una delle sopravvissute c'è una ragazza che si chiama Maya, la quale viene interrogata dalla polizia e inizia a raccontare la sua vita prima e durante il Giardino. Racconta che il Giardiniere dà un nuovo nome ad ogni ragazza che rapisce e le uccide non appena compiono 21 anni, perché secondo lui la bellezza appassisce. Quando le ragazze muoiono il Giardiniere le imbalsama, mettendole in belle vista in una teca.
La storia narrata è molto particolare. Veniamo a conoscenza delle varie ragazze, presenti all'interno del Giardino, dal racconto di Maya. Il libro mi è piaciuto molto, alcune scene le ho trovate molto intense e ricche d'ansia. La storia è narrata con linguaggio semplice ed è una lettura che si legge molto velocemente, in quanto la scrittura non annoia, ma mette curiosità nel lettore.
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